” Street food”letteralmente significa “cibo da strada”
I cibi di strada sono generalmente monoporzioni e si differenziano da tutti i piatti serviti da un ristorante o da una trattoria perchè sono preparati e venduti dai commercianti ambulanti che possono essere fissi in un luogo pubblico,oppure mobili Nella categoria del cibo di strada rientrano anche tutti i cibi dei fast food (hamburger, hot dog, panini, pizza etc…), i junk food (cibo spazzatura), gli snack e gli spuntini dei distributori automatici, tanto che spesso in passato si era portati a pensare che il cibo di strada fosse di regola un alimento poco salutare, calorico e dallo scarso valore nutritivo e culturale.
Ma recentemente le cose sono cambiate, molto probabilmente anche a causa della crisi economica, il cibo di strada sta prendendo molto piede, in Italia e non solo, anche in contesti di valore culturale, come sagre o festival a tema, e sempre più spesso è un veicolo per rivalorizzare cibi o alimenti che erano finiti nel dimenticatoio e che sono stati recuperati, e non a caso la sua diffusione è sostenuta da associazioni come Slow Food, Streetfood, Lonely Planet e Gambero Rosso.
Lo street food esiste da sempre già dall’antica Roma, è diffuso in tutto il mondo, e addirittura si calcola che circa la metà degli abitanti della Terra consumino cibo acquistato dai venditori ambulanti, in piedi.
In Italia esistono molti esempi di questo tipo di cibo semplice e facile da mangiare: il tramezzino,la piadina romagnola,la porchetta o alla focaccia di Recco. Ma non solo, c’è anche chi ha iniziato a vendere cupcake, frullati, sushi e addirittura piatti stellati, come ha fatto Mauro Uliassi, lo chef che lo scorso anno si è fatto disegnare un truck speciale per portare il suo street food d’autore in giro per tutta l’Italia.Ma non è l’unico caso.
A raccontarci meglio questa tendenza è la seconda edizione della guida Street Food del Gambero Rosso.
Qui i protagonisti non sono grandi locali ma chioschi, botteghe, paninerie e pulmini itineranti: una panoramica dettagliata dei mercati sparsi sul territorio, con più di 400 segnalazioni, 20 ricette di cibi da strada tradizionali, premi speciali al miglior panino e alla più originale “rivisitazione” di un piatto tipico. Per ogni regione è stato assegnato anche quest’anno un riconoscimento ai “campioni regionali”, coloro cioè che più si sono distinti per capacità di rappresentare al meglio la propria tradizione culinaria e di saperla proporre in chiave contemporanea.
Un viaggio a ritroso ,all’origine dei sapori alla riscoperta di un’Italia autentica, custode di sapori e tradizione. Sono storie di famiglie che si tramandano i ”segreti” di generazione in generazione, di giovani che sognano di portare all’estero un’attività, ma anche di grandi chef che decidono di aprire succursali delle proprie insegne gourmet.
Ecco una raccolta di immagini di un tempo fino ad arrivare ad oggi:
Qualche anno fa….
Volete fare uno spuntino street nella Milano della moda?
Clicca il link:
http://www.cibodistrada.it/news/street-food-milano-nel-quadrilatero-moda/13158
Ciao Dolce…..fashion&food!